Si inaugura venerdì 23 maggio alle ore 18,30 nella Cavallerizza di Palazzo Branciforte la mostra Con lo sguardo di Giorgio Seferis alla presenza del Presidente della Fondazione Sicilia Giovanni Puglisi, del Direttore della Fondazione Culturale della Banca Nazionale di Grecia Dionisis Kapsalis, del Presidente dell’Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici Vincenzo Rotolo e del Console Onorario di Grecia a Palermo Renata Lavagnini.
In esposizione 60 fotografie del Premio Nobel per la letteratura.
La mostra è curata dalla Fondazione Culturale della Banca Nazionale di Grecia e realizzata a Palermo per iniziativa dell’Istituto siciliano di studi bizantini e neoellenici Bruno Lavagninie del locale Consolato onorario di Grecia, in collaborazione con la Fondazione Sicilia.
La Cavallerizza di Palazzo Branciforte, che ospita la collezione archeologica della Fondazione Sicilia, è la cornice ideale per una esposizione che dà largo spazio – ma non solo – ai siti archeologici del Mediterraneo orientale, a cominciare dalla Grecia e poi Cipro, la Turchia, la Siria il Libano la Palestina, il luogo cioè in cui la civiltà greca ha avuto origine e quelli dove ha avuto la sua diffusione, e che oggi per il diversi motivi sono alla ribalta dello scenario internazionale.
Giorgio Seferis (1900-1971), diplomatico, poeta e saggista, premio Nobel per la letteratura nel 1963, è forse il maggior poeta greco del Novecento, sicuramente il più noto assieme al poeta Costantino Kavafis (1863-1933). In tutto l’arco della sua esistenza egli fu anche un instancabile fotografo. Fotografava in bianco e nero, anche dopo l’affermarsi delle foto a colori. Abitualmente non stampava, ma segnava con un codice i negativi che conservava con cura. Lo interessava l’occhio del fotografo, che paragonava a quello dell’artista, il quale nei suoi momenti migliori riesce «a vedere le cose con occhio limpido, come quando l’apparecchio fotografico è ben regolato» come egli stesso scrive nei suoi diari. A Seferis interessa la fotografia pulita, lo scatto riuscito, mentre poca o nessuna attenzione è dedicata all’artisticità o alla messa in scena; fotografare corrisponde a quella che è la spinta creativa della sua opera poetica, il desiderio di «parlare con semplicità», come aveva scritto in una poesia del 1942.
La Fondazione Culturale della Banca Nazionale di Grecia, una delle più prestigiose fondazioni culturali greche, conserva l’intero archivio fotografico (oltre 2500 negativi) del poeta, ricevuto per donazione dagli eredi negli anni tra il 1986 e il 1999. La Fondazione diretta dal noto letterato, poeta e saggista Dionisis Kapsalis, ha un importante patrimonio di collezioni d’arte, manoscritti e archivi e svolge una attività di promozione del patrimonio culturale greco con mostre e altre iniziative.
L’Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici (www.issbi.org) è un ente morale che da oltre cinquant’anni opera in Sicilia allo scopo di promuovere studi e ricerche sul mondo bizantino (con particolare riguardo alla Sicilia e all’Italia meridionale) e sulla cultura della Grecia moderna.
Breve nota biografica di Giorgio Seferis
Seferis, nato nel 1900 a Smirne, un tempo sede di una numerosa e ricca comunità greca destinata a scomparire dopo lo scambio forzato tra popolazioni greche e turche nel 1922, aveva studiato legge a Parigi e intrapreso la carriera diplomatica che lo avrebbe portato a numerosi spostamenti, dal ruolo di funzionario consolare in Albania a quello di ambasciatore ad Ankara e poi a Londra. La sua carriera di poeta – che lo portò anche a stringere amicizia con T. S. Eliot di cui fu traduttore in Grecia, oltre ad altre note personalità del mondo delle lettere come Henry Miller, Lawrence Durrell, E.M.Forster – si svolse dunque in parallelo a quella di diplomatico e di alto funzionario di stato (in questa veste seguì il governo greco in esilio in Sudafrica durante la seconda guerra mondiale). Di questa sua molteplice attività tenne preziosissimi diari, letterari e politici, e di questo atteggiamento diaristico l’archivio fotografico costituisce per così dire il risvolto visivo.
Informazioni utili
Orari di apertura al pubblico di Palazzo Branciforte:
da martedì a domenica ore 9,30 – 19,30 (biglietteria chiude alle 18,30)
ingressi: intero € 7,00 – ridotto € 5,00 – ridotto solo collezione archeologica € 3,00
tel.091 8887767 info@palazzobranciforte.it