Archivio Storico

La Fondazione custodisce il patrimonio archivistico del Banco di Sicilia, con oltre 18.000 unità, a seguito dello scorporo tra lo stesso Banco e la Fondazione, avvenuto nel 1991, per effetto della Legge c.d. Amato-Carli, n. 218 del 1990.

Presso l’Archivio storico, i cui locali sono adiacenti a quelli di Villa Zito, è possibile consultare i seguenti fondi archivistici: la Tavola Pecuniaria di Palermo (1575-1855); la Tavola Pecuniaria di Messina (1587-1843); le Casse di Corte di Palermo e di Messina (1843-1848), fondate da Ferdinando II nell’aprile del 1843, quali dipendenze del Banco Regio delle Due Sicilie, confluite, durante i moti rivoluzionari, nel Banco Nazionale della Sicilia (gennaio 1848 ­– aprile 1849) e, nel mese di agosto del 1850, rese autonome con la denominazione di Banco Regio dei Domini al di là del Faro (1850-1867).

Infine, il fondo del Banco di Sicilia (1867-1991), che raccoglie i documenti e le carte relative all’attività dell’Istituto di credito, dalla sua nascita fino alla trasformazione da Istituto di diritto pubblico a Società per Azioni, costituisce un importante tassello per la storia dell’economia siciliana.

Il materiale archivistico è di proprietà della Fondazione Sicilia, con la sola eccezione di quello relativo alla Tavola di Palermo, che è stato oggetto di cessione in deposito in favore del Banco di Sicilia, giusta convenzione con il Comune di Palermo firmata in data 18 dicembre 1948.