Calendario d’arte 2010

Il calendario 2010 della Fondazione Banco di Sicilia dedicato alla pittura dell’Ottocento italiano
nei dipinti della prestigiosa collezione Cuccio-Alesi donati al Museo Mormino

PALERMO, 18 DICEMBRE 2009 – Il calendario 2010 della Fondazione Banco di Sicilia è dedicato, quest’anno, alla collezione di dipinti dell’Ottocento italiano, donati al Museo Mormino dalla signora Angela Alesi Cuccio Cartaino.
La collezione è composta da quarantaquattro opere di diversi artisti dell’Ottocento italiano, fra cui Boldini, Zandomeneghi, Lojacono, Leto, che dalla scorsa primavera arricchiscono gli spazi espositivi di Villa Zito. Della prestigiosa “collezione Cuccio-Alesi”, i dipinti sono la parte storico-artistica più rilevante.
Fra le opere esposte e riprodotte nel calendario della Fondazione c’è anche quello che fu il primo dipinto della prestigiosa collezione: l’affascinante Veduta di Palermo da Santa Maria di Gesù, opera anonima dei primi dell’Ottocento. Fino ad allora, il quadro si trovava nel salotto della casa del barone palermitano Giuseppe Sghadari di Lo Monaco, chiamato Bebbuzzo, dove si riunivano diversi intellettuali della città, tra i quali anche Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Alla morte del Barone, il dipinto, assieme a molti altri di proprietà della famiglia, per lascito testamentario fu ceduto alla Casa Lavoro e Preghiera di Padre Messina. Dopo alcuni anni l’austerità e la povertà del dopoguerra, spinsero le suore della Casa, al fine di poter continuare a sostenere i costi dell’ospitalità e dell’educazione degli orfanelli, a vendere tutte le opere pittoriche del Barone ricevute in eredità, compresa la bella Veduta di Palermo da Santa Maria di Gesù. È questo, dunque, il primo dipinto che entra nella casa della giovane coppia Cuccio-Alesi, il primo, importante, di una lunga serie, che porterà l’architetto Giuseppe Cuccio e la moglie Angela Alesi in giro per il mondo.
La collezione dei dipinti dell’Ottocento Italiano, costituita con acquisizioni da celebri Gallerie d’Arte a New York, Parigi, Los Angeles, Firenze, Milano, Roma ed altri importanti centri, è stata arricchita negli anni con ulteriori acquisti fatti da Angela Alesi anche dopo la morte del marito, avvenuta nel 1993. Con la donazione alla Fondazione, la signora ha voluto assecondare anche l’ultimo desiderio del coniuge, che aveva espressamente manifestato l’intenzione di donare ad una struttura museale il frutto di una intera vita di ricerca.
Fra i quadri riprodotti nel calendario 2010 della Fondazione, anche Il violoncellista di Giovanni Boldini, Pastorelli nel bosco di Paolo Michetti, Il nonno offre di Alessandro Milesi, Conversazione di Ludovico Tomasi, Il ventaglio rosso di Federico Zandomeneghi, Cavalleggeri in avanscoperta di Giovanni Fattori, Ritorno da una refezione sul lago di Varese di Achille Formis Befani, Il figlio del pescatore di Vincenzo Irolli, Spiaggetta caprese di Antonio Leto, Marina con barche di Francesco Lojacono e L’harem di Domenico Morelli.
“In questo calendario – sottolinea il presidente della Fondazione Banco di Sicilia, Giovanni Puglisi -presentiamo una significativa selezione di opere donate alla Fondazione, che in questi anni ha tracciato un solco profondo per un percorso di apertura verso la città e la regione, assumendo un ruolo sempre più incisivo di riferimento socio-culturale: la raccolta riprodotta nel calendario e, soprattutto, la fiducia dei donatori dei dipinti, costituiscono, perciò, un significativo riconoscimento del ruolo culturale che la Fondazione Banco di Sicilia riveste nel territorio e un atto di piena fiducia nella costante azione di valorizzazione e di fruizione del suo ricco patrimonio storico-artistico”.

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