Cerimonia di consegna tablet agli studenti dell’istituto comprensivo “M. Nuccio” di Marsala

Se c’è un insegnamento, fra i tanti, che l’emergenza sanitaria ha lasciato dietro di sé, non c’è dubbio che esso riguardi la presa d’atto di una verità ineludibile: l’essere, tutti, e il riconoscersi come una ‘comunità di destino’ in cui ciascuno è chiamato a cooperare per il bene comune. Da soli non ci si salva, ha ricordato più volte Papa Francesco, parlando a un mondo disumanizzato, pervaso dalla cultura dell’indifferenza e bisognoso di una solidarietà nuova.

Se la parola deve tornare a farsi gesto concreto di aiuto, per spazzare via i cascami di un tenace e all’apparenza invincibile individualismo, allora è necessario ritrovare il tempo della condivisione, abitare realmente e non retoricamente le ‘periferie esistenziali e sociali’, riportare al centro dell’attenzione gli ultimi. La pandemia – osservano gli analisti e gli scienziati della società – ha acutizzato le disuguaglianze e moltiplicato le fragilità. Spetta allora alla rete delle comunità accogliere la sfida di una fraternità autentica, attenta al prossimo e alimentata da quello che, con straordinaria efficacia, Papa Francesco ha definito più volte il carisma dell’insieme.

E’ ispirandosi a questi princìpi che, nel tempo difficile dell’emergenza, si è attivato a Marsala il sostegno della Fondazione Sicilia, nell’ambito di un progetto rivolto a 38 scuole di primo e secondo grado e finalizzato al contrasto della povertà educativa minorile. Sorto in collaborazione con Tim, “Sicily Art and Culture”, “Civita Sicilia” e l’Ufficio Scolastico Regionale, il progetto “Fondazione Sicilia PER la Scuola” prevede uno stanziamento di 100mila euro, con il contributo aggiuntivo di 25mila euro da parte della “Fondazione per il Sud”: 600 tablet a disposizione degli studenti più svantaggiati e un’app che consentirà di accedere a percorsi didattici on-line per conoscere il patrimonio storico-artistico della Fondazione Sicilia.

“La lotta alla povertà educativa è da sempre stata una priorità per noi – ha dichiarato il Presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore – e lo è ancora di più in questi mesi di pandemia, in cui si assiste alla crescita drammatica del divario tra chi non ha gli strumenti tecnologici per accedere alla didattica e chi invece ne è provvisto. Un divario che è nostro dovere contribuire a colmare attraverso azioni concrete”.

E lunedì 8 febbraio, la Direttrice del Vomere Rosa Rubino, da luglio dello scorso anno Consigliere della Fondazione, presieduto da Raffaele Bonsignore, ha consegnato nell’Istituto Comprensivo “Mario Nuccio” di via Salemi, a Marsala, 13 tablet di ultima generazione agli allievi meritevoli delle Classi Prime Medie.

Parole di elogio da parte del dirigente scolastico Francesco Marchese che ha ringraziato la Fondazione e il suo presidente Bonsignore per questa straordinaria iniziativa.

“Una cerimonia priva di formalità e piena di emozione, quella di lunedì mattina, – ha commentato la Direttrice del VomereRosa Rubino – che mi ha consentito di riscoprire la gioia dell’incontro. Non dimenticherò l’entusiasmo degli allievi che hanno preso dalle mie mani i tablet, ringraziandomi con il sorriso dei loro occhi che brillavano sopra le mascherine. Ho molti ricordi legati a questo Istituto, perché qui sono venuta per la prima volta nel 1993 con Antonino Caponnetto e Rita Borsellino, dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, quando decidemmo di dar vita, nelle scuole, a progetti di educazione alla legalità che ritenevo indispensabili.