Festival delle letterature migranti – III edizione

Festival delle Letterature Migranti a Palazzo Branciforte

 

PROGRAMMA

 

  • 3 ottobre ore 18:00 – Sala dei 99 – Variazioni e fughe
    Musica notturna: Variazioni-Goldberg
    Si racconta che Bach abbia composto le Variazioni-Goldberg per attenuare l’insonnia del conte Hermann Karl von Keyserling, ambasciatore dell’Impero russo alle corti di Dresda, Varsavia e infine Vienna. Si tratta dunque di un’opera assolutamente esoterica – destinata infatti a un solo, esigentissimo ascoltatore – e caratterizzata, come un magnifico racconto a puntate, da una singolare varietà di atmosfere e colori espressivi.
    Marco Betta e Dario Oliveri raccontano la genesi dell’opera e ne indagano l’architettura e le misteriose simmetrie.
  • 4 ottobre ore 18:00 – Sala dei 99 – Variazioni e fughe
    Il suono dell’Occidente
    Nel 2014 Ramin Bahrami ha pubblicato un libro intitolato Il suono dell’Occidente (Mondadori), in cui traccia un canone ideale – ma al tempo stesso del tutto soggettivo – delle opere che hanno segnato la storia della musica occidentale, dall’Orfeo di Monteverdi ai 5 Pezzi per pianoforte op. 23 di Arnold Schönberg. Intorno a questi temi – la rilettura della storia, il rapporto con la tradizione, il futuro della musica – si dispiega liberamente il dialogo fra Ramin BahramiDavide Camarrone e Daniele Ficola. Modera l’incontro Dario Oliveri.
  • h. 19:00 – Cavalerizza – Meticciati
    Inaugurazione della mostra John Berger e Jean Mohr, Il settimo uomo. Una narrazione di immagini e parole sull’esperienza dei lavoratori migranti in Europa.
    Una proposta di Alessandra Mauro per CONTRASTO
    Pubblicato per la prima volta nel 1975, Il settimo uomo è uno dei primi testi sul fenomeno nascente dell’immigrazione in Europa. Una ricerca in cui le parole di Berger dialogano con le fotografie di Jean Mohr, costruendo un racconto unitario che descrive il viaggio di una moltitudine di persone partite in cerca di fortuna. All’inizio del 2017, poche settimane dopo la scomparsa del grande scrittore britannico, Contrasto ha pubblicato un’edizione rivista e aggiornata del Settimo uomo, con una nuova prefazione di Berger stesso. La mostra che gli viene oggi dedicata è al contempo un omaggio al modo di guardare di Berger e un “album di famiglia” che, tramite parole e immagini, ci permette di accostarci alla radice di un fenomeno antico e complesso. Con Alessandra Mauro, direttore editoriale di Contrasto, Maria Nadotti, studiosa e traduttrice di John Berger, e Michele Cometa, germanista e docente di Cultura visuale. Modera Agata Polizzi.
    La mostra rimarrà visitabile fino al 5 novembre.
  • 5 ottobre ore 21:00 – Sala dei 99 – Meticciati
    Proiezione The Seasons in Quincy: Four Portraits of John Berger di Bartek Dziadosz, Colin Mac Cabe, Christopher Roth, Tilda Swinton Gran Bretagna 2016 / 90’ / v.o. sott. it.
    Quattro ritratti per quattro stagioni: Tilda Swinton insieme a un regista, uno scrittore e un musicista vanno a trovare John Berger nella sua casa di Quincy, dove si è trasferito dagli anni Settanta. Nelle conversazioni che ne scaturiscono, divise in quattro distinti capitoli, emerge il ritratto di un pensatore, di un uomo, di un artista i cui lavori continuano ad animare la riflessione contemporanea. Presentato alla 66esima edizione del Festival di Berlino nel 2016.
  • 6 ottobre ore 21:00 – Sala dei 99 – Meticciati
    Proiezione Arcipelaghi di Giovanni Columbu, Italia 2001 / 95′ / drammatico
    Un bambino assiste involontariamente a un furto di cavalli in un ovile e viene barbaramente ucciso. Dopo avere inutilmente atteso giustizia, la madre decide di affidare a un altro figlio, anch’esso poco più che un bambino, l’atroce compito di vendicare il fratello durante lo svolgimento di una festa nel paese. I concetti di onore, famiglia, rispetto, omertà, giustizia e vendetta si intrecciano in una Sardegna vigile e silenziosa.
  • 7 ottobre ore 21:00 – Sala dei 99 – Meticciati
    Proiezione Su Re di Giovanni Columbu, Italia 2012 / 80′ / drammatico
    Nel sepolcro dove giace il corpo di Gesù, Maria piange il figlio morto. Alcuni momenti della sua breve vita riemergono attraverso una lettura dei quattro Vangeli canonici che privilegia il punto di vista del narratore. La memoria ci conduce tra gli aspri paesaggi delle montagne sarde: non siamo in Palestina, ma in un mondo avulso dal passare del tempo, ancorato alle proprie tradizioni linguistiche e culturali.
  • 8 ottobre ore 11:30 – Meticciati
    L’invenzione del reale
    Di cosa parliamo quando parliamo di cinema italiano contemporaneo? Esiste un’ondata di nuovi autori che si muove al confine tra documentario e finzione, ai margini del sistema produttivo e distributivo tradizionale, che ha rinnovato profondamente il cinema italiano degli ultimi anni. Dario Zonta ha conversato con dieci registi in un libro intitolato L’invenzione del reale (Contrasto): avremo modo di esplorare la galassia del docu-fiction insieme all’autore e a uno dei registi intervistati, il sardo Giovanni Columbu. Modera Andrea Inzerillo

 

Il Festival delle Letterature Migranti, organizzato dall’omonima associazione, nasce dall’esigenza di riscrivere il ruolo di Palermo come città di integrazione, cultura, accoglienza. L’impegno civile è stato raccolto da una rete di istituzioni e associazioni cittadine composita e trasversale ma con il comune obiettivo di esprimere in termini culturali il tema dei diritti umani.

Il comune di Palermo con la Consulta delle Culture e l’Assessorato alla Cultura ha reso disponibili spazi ed energie che hanno permesso al festival di coinvolgere scuole, istituti culturali, archivi, teatri in un evento per la città e per i cittadini.

Il Festival è articolato in modo da offrire in ogni momento della giornata spunti ed eventi; al mattino si svolgeranno laboratori nelle scuole e tavole rotonde all’Università, mentre i pomeriggi saranno dedicati agli incontri con gli scrittori e ai momenti di confronto e dibattito.
La sera verrà dato spazio all’intrattenimento con spettacoli e concerti.

Gli eventi si terranno nel centro storico della città, secondo una logica di festival diffuso che coinvolgerà alcuni tra i più significativi edifici di Palermo, da Palazzo delle Aquile all’Archivio storico comunale, dalla Facoltà di Giurisprudenza alla Gam – Galleria d’Arte Moderna di Palermo, da Palazzo Chiaramonte-Steri a Palazzo Branciforte.