Il presidente Puglisi: “Abbiamo lavorato in piena sintonia con tutti
individuando le aree strategiche per lo sviluppo della Sicilia”
PALERMO 23 DICEMBRE 2010 – Cinque anni di lavoro per la Sicilia coinvolgendo soggetti autorevoli con i quali “fare sistema” per consentire all’Isola di non restare indietro. Cinque anni di traguardi raggiunti. Cinque anni di appuntamenti culturali, di forum, di premi e concorsi letterari. Ma anche di borse di studio, di finanziamenti filantropici, di valorizzazione di beni culturali.
C’è tutto questo all’interno dell’Activity Report 2005-2010 della Fondazione Banco di Sicilia, presentato oggi a Villa Zito: un rapporto sintetico, dal taglio divulgativo e di immediata fruibilità, arricchito da un’eloquente galleria fotografica, nel quale sono evidenziate le iniziative-guida consolidate nel tempo e i principali interventi realizzati per favorire la crescita sociale, economica e culturale del territorio.
“Nel quinquennio appena concluso – sottolinea il presidente Giovanni Puglisi – abbiamo lavorato in piena sintonia con tutti, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze alla Regione Siciliana, dagli Enti territoriali al mondo dell’imprenditoria e del commercio, dal mondo del volontariato a quello accademico, ma anche con prestigiosi partner internazionali (basti pensare all’UNESCO, più volte al nostro fianco nell’organizzazione di importanti appuntamenti culturali)”.
“In questi anni – aggiunge Puglisi – la Fondazione Banco di Sicilia si è impegnata, giorno dopo giorno, per valorizzare il patrimonio dell’Isola, sostenere i beni culturali, supportare l’educazione, incentivare la ricerca scientifica, stimolare lo sviluppo sostenibile e, non ultimo, promuovere azioni di solidarietà. Una particolare attenzione, ci tengo a sottolinearlo, è stata riservata all’universo giovanile. Questa precisa mappatura delle aree di intervento ci ha permesso di orientare la nostra rotta, di non navigare mai a vista nel realizzare progetti finalizzati a fornire alla cittadinanza risposte utili, puntuali e concrete. Nell’agire abbiamo sempre cercato di muoverci con un occhio puntato all’immediato e con l’altro orientato al futuro, al lungo periodo”.
Cinque anni che si chiudono per la Fondazione Banco di Sicilia ma che al contempo ne spalancano altrettanti: lo scorso 10 dicembre, il professor Giovanni Puglisi è stato confermato nel suo ruolo di Presidente per il prossimo quinquennio dal Consiglio Superiore, che ha anche nominato quale vicepresidente dello stesso Consiglio l’Arcivescovo emerito di Catania, Monsignor Luigi Bommarito.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione, che si è insediato ieri, è composto da Alessandro Bellavista, Salvatore Butera, Maurizio Caserta, Nunzio Guglielmino (confermato vicepresidente del Cda), Daniele Re, Antonio Salerno e Carlo Trigilia. Nella riunione di ieri, fra l’altro il consiglio di amministrazione ha nominato l’avvocato Raffaele Bonsignore nuovo segretario generale della Fondazione Banco di Sicilia.
Lo stesso Consiglio Superiore ha infine nominato i componenti del collegio sindacale: Giovanni Nicoletti, quale presidente del collegio, nonché i sindaci Massimo Anzalone e Pietro Lungaro.
“Oggi, guardandomi indietro come si fa nei momenti in cui si tirano le somme, credo di poter serenamente affermare che in questi ultimi cinque anni la Fondazione Banco di Sicilia, nel muoversi al servizio dell’Isola col piglio e col ruolo di agente attivo, abbia davvero saputo interagire con soggetti diversi, alcuni locali e altri di rilevanza mondiale. Ebbene – conclude il presidente della Fondazione – con questo stesso spirito ci accingiamo ad affrontare il nuovo quinquennio. Uno, forte e radicato, resta l’obiettivo principe di tutto il nostro agire: moltiplicare l’impegno profuso per realizzare interventi che possano contribuire concretamente allo sviluppo del Sistema Sicilia”.