SO’NO – Installazione sonora di Alessandro Librio, a cura di Federica Fruttero – opening Palazzo Branciforte 18 ottobre ore 18.30
L’installazione sonora SO’NO di Alessandro Librio è un progetto ideato per il Palazzo Branciforte in occasione del festival internazionale Sète/Palerme organizzato dall’associazione SLA. Palazzo Branciforte, 18-23 ottobre
L’installazione sonora SO’NO di Alessandro Librio è un progetto ideato per il Palazzo Branciforte in occasione del festival internazionale Sète/Palerme organizzato dall’associazione SLA.

Si tratta di un progetto speciale che afferisce a differenti linguaggi di riferimento. È un progetto site specific: l’opera sarà composta specificamente in funzione delle peculiari caratteristiche topologiche, architettoniche, acustiche dell’ambiente e del paesaggio sonoro che vi è plasmato. È un progetto interattivo che coinvolge il pubblico in modo non convenzionale, potendo quest’ultimo compiere delle scelte attive di fruizione durante l’esplorazione del luogo, in una dialettica continua di spazio-tempo che sintonizza presente e passato. È un’opera dedicata alle culture siciliane, declinata secondo semiotiche, linguaggi, necessità artistiche, urgenze culturali, sociali e politiche del contemporaneo. 

L’OPERA

Il Palazzo Branciforte è oggi un topos emblematico per Palermo e la Sicilia tutta, uno spazio nel quale la storia si coniuga con l’archeologia, con l’arte moderna e contemporanea. Uno spazio di ricchezza incommensurabile è soprattutto la struttura lignea, nata per custodire gli oggetti lasciati dai palermitani negli anni in cui il Palazzo era sede del celebre Monte dei pegni. Un luogo di vitale importanza soprattutto per i poveri di Palermo e non solo.

Con l’opera SO’NO, (SUONO in siciliano) Librio cerca di ricucire il filo sottile e indissolubile che unisce inesorabilmente quel luogo ai non abbienti, concentrandosi su una fetta di popolazione poco agiata che apparentemente non possiede nulla di valore e che invece porta dentro di se qualcosa di unico e prezioso: la memoria, l’incanto di ciò-che-è-stato, l’origine di rituali e tradizioni che ancora oggi ci appartengono. L’artista decostruisce l’esperienza dell’esserci e del guardare e la riconduce ai luoghi della nostra mente, al paesaggio sonoro interiore. Rêverie spaziale.
Immaginare, evocare, comprendere e raccontare l’ineffabile luogo attraverso il suono.
Un progetto di ricerca espressiva la cui sfida appassionante è quella di rianimare e riportare in vita il banco dei pegni, riempiendo lo spazio non più di beni materiali, che per diversi mo:vi non possono più essere ospita: all’interno delle sale ma bensì di beni immateriali che custodiscono e rivelano la memoria nel suono, u SO’NO. Sono state individuate diverse figure in ogni provincia siciliana disposte ad impegnare un bene immateriale (canti di lavoro e testimonianze sonore di valore culturale e storico).
Proprio queste registrazioni sono il materiale organico di partenza dell’opera sonora allestita all’interno delle 10 sale del primo piano del Palazzo. Il pubblico si trova immerso nella suggestione dei suoni e potrà usufruire dell’istallazione artistica seguendo i suoni che si spostano fra le sale. 

L’installazione sarà visitabile dal 18 al 23 ottobre 2022

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